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XXXIX edizione RADICONDOLI FESTIVAL: il tempo del silenzio. La memoria, il dolore, la speranza | 12 – 31 luglio 2025

on giugno 5 | in Archivio 2021, In evidenza, Prossimi appuntamenti | by | with Commenti disabilitati

Dal 12 al 31 luglio si terrà la XXXIX edizione del RADICONDOLI FESTIVAL, dal tema “IL TEMPO DEL SILENZIO. La memoria, il dolore, la speranza”. “Il tempo del silenzio qui come riflessione per dibattere insieme e per produrre delle analisi e delle risposte concrete alle questioni del mondo contemporaneo”, sottolinea il direttore Massimo Luconi..

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Ancora una volta, un appuntamento che riconferma Radicondoli un luogo dinamico e privilegiato per il dialogo interculturale e intergenerazionale. Un’officina culturale che presenta proposte originali di spettacoli e work in progress tra tradizione e nuova scrittura, molti dei quali in anteprima nazionale. Per tre settimane, il borgo medievale diventa un palcoscenico a cielo aperto per proseguire o iniziare un cammino, presentare testi ancora freschi di scrittura, studi per possibili spettacoli, o lavori di ricerca e memorie. L’intento del Festival è promuovere e sostenere attivamente la drammaturgia contemporanea italiana, fungendo da catalizzatore per valorizzare i progetti esistenti e costruire una rete di discussione, ascolto e fattiva collaborazione. Un processo che mette gli autori in un concreto confronto con la scrittura, la produzione e la promozione dei testi teatrali.

Paesaggi Contemporanei: Arte ambientale e riflessione

All’interno del programma si terrà anche PAESAGGI CONTEMPORANEI, che inaugurerà il festival sabato 12 luglio. Si tratta di un progetto di arte ambientale promosso dal Comune di Radicondoli, con mostre, performance, installazioni site-specific e sonore. I lavori, realizzati dagli artisti Antonello Ghezzi, Moussa Traore, Simone Gori, Paolo Fabiani, sono stati ideati appositamente per Radicondoli. In queste opere, gli artisti utilizzano il paesaggio e il contesto urbanistico non solo come soggetto ma come materia stessa, dando importanza alla ricerca estetica ma soprattutto ai segni dell’uomo, al suo passaggio e alla sua memoria.Curatore di questa sezione è Fabio Gori, collezionista e profondo esperto di arte contemporanea, che affianca Luconi nella direzione del Festival. Gli interventi d’arte ambientale, in maniera parallela e complementare al festival di teatro, si intersecano con lo spettacolo dal vivo, diventando un elemento importante di incontro e riflessione.

 Finestre sul Mondo: Nuove drammaturgie e culture teatrali
Il Festival, realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Radicondoli e Radicondoli Arte, si è distinto negli ultimi anni per la capacità di guardare oltre i consueti orizzonti teatrali. Progetti su nuove drammaturgie e altre culture teatrali, esperienze originali e innovative che normalmente trovano poca visibilità nel contesto italiano, sono promossi grazie anche al progetto FINESTRE SUL MONDO. Questa edizione include:
• La compagnia belga Le nimis groupe, un collettivo teatrale che presenta “Portraits sans paysage” (27 luglio, ore 19.00). È un lavoro di analisi sui modi in cui gli stranieri vengono segregati e sul lavoro umanitario nei campi profughi di tutto il mondo, portando in scena testimonianze oculari e parole.
• La compagnia Phoenix, diretta da Abdou Gueye, che da anni sviluppa per il Festival progetti di scambio, laboratori di drammaturgia e progettazione teatrale, presenterà la prima nazionale di “DISCOURS” (18 luglio, ore 19.00). Questo adattamento teatrale è tratto da Traces di Félwine SARR e Ce qu’il faut dire di Léonora Miano. In scena un’Africa in rapido cambiamento, dove i giovani cercano identità e riconoscimento e soffia un vento di rinnovamento.

• L’associazione Naprawski presenta “Il Vangelo di Cassandra” (26 luglio, ore 19.00), di e con Gemma Hansson Carbone, dall’opera di Dimitris Dimitriadis, un testo poetico scritto nel 2009. Dimitris Dimitriadis è una figura di riferimento della letteratura greca contemporanea, il cui lavoro è stato tradotto e pubblicato in tutto il mondo e le sue pièce teatrali messe in scena, tra gli altri, da Yorgos Lanthimos, Olivier Py e Theodoros Terzopoulos.

 Temi attuali e voci potenti
Come sempre, il Festival affronta temi attuali e forti, tra cui l’immigrazione, le altre culture, la Palestina, la violenza sulle donne. In programma:
• L’opera poetica di Erri De Luca “Solo andata” (30 luglio, ore 21.15), in un progetto della cantante Flo che, insieme a KORE, un coro di 12 donne, costruisce un percorso sulla vocalità e sulla narrazione sonora tra parola e musica. Poesie che parlano di persone che passano il mare ma non tornano, un viaggio di sola andata.
• L’attrice napoletana ma di origini palestinesi Dalal Suleiman porterà sul palco “Un dettaglio minore” (14 luglio, ore 21.15) dal romanzo di Adania Shibli, un progetto a cura di Massimo Luconi. Nel 1949, alcuni soldati israeliani attaccano un gruppo di beduini nel deserto del Negev, uccidendo tutti tranne un’adolescente. La ragazza viene catturata, violentata, uccisa e sepolta nella sabbia. Molti anni dopo, ai giorni nostri, una donna prova a ripercorrere quell’omicidio.

 Progetti speciali e ospiti illustri
Tra i progetti speciali del Festival, due saranno dedicati al tema del silenzio: uello di Mirio Cosottini “Le forme del silenzio” (13 luglio, ore 19.00), in cui, con voci bianche, chitarra e flicorno soprano, sottolinea l’importanza del silenzio, un invito al pubblico a indugiare verso alcune forme di silenzio che il suono prende e lascia; di Laura Marinoni, con “Il silenzio è cosa viva” (23 luglio, ore 21.15), la grande protagonista del teatro italiano che porta avanti da tempo un lavoro di ricerca sulla poesia di Chandra Livia Candiani, la cui poetica è fortemente legata alla meditazione.

 Tra le presenze affermate ricordiamo:
• Paola Pitagora che presenterà “Il paradiso di Accattone” dagli appunti di Pasolini (19 luglio, ore 21.15). Un progetto speciale del Festival, un viaggio affascinante nella Roma degli anni ’60, quella della Dolce Vita e della scoperta delle borgate romane da parte di Pasolini.
• Arianna Scommegna nel reading dedicato a “La Storia” (29 luglio, ore 19.00) di Elsa Morante, un caso letterario fin dalla sua uscita nel 1974.
• Alessandro Benvenuti con “PILLOLE DI ME” (20 luglio, ore 21.15), “un po’ di robe comiche, un po’ recitate, un po’ lette, per raccontare il mio divertimento nel vivere una vita sul filo di una comicità condensata in pillole salvifiche”.
• Elena Bucci e Marco Sgrosso in “RISATE DI GIOIA storie di gente di teatro” (25 luglio, ore 21.15) racconteranno, attraverso studi preziosi, biografie, autobiografie, lettere e memorie di gente di teatro, le radici di un’arte che è al centro della vita sociale, culturale e politica delle comunità.

 Per la drammaturgia giovane under 35, saranno presenti due autori italiani emergenti:
• Alessandro Paschitto presenterà il suo testo “Afànisi” (22 luglio, ore 19.00), una performance che rovescia i rapporti tra spettatore e spettacolo, rendendo lo spettatore non più fruitore passivo ma creatore attivo dell’opera che ha di fronte.
• Eliana Rotella, finalista Premio Riccione, proporrà invece “Lexicon” (19 luglio, ore 19.00), testo vincitore “Next Generation” – premio Carlo Annoni, con la regia di Giulia Sangiorgio.

L’attenzione alla drammaturgia da parte del Festival si enfatizza anche con due progetti di Dacia Maraini, grande scrittrice e punto di riferimento per la drammaturgia teatrale che ormai da diversi anni porta a Radicondoli i suoi lavori: l’anteprima nazionale di “Il Gioco dell’Universo” (28 luglio, ore 21.15) con Emanuela Kustermann e Max Nisi, un ritratto di Fosco Maraini, padre di Dacia che, rileggendo i taccuini e gli appunti paterni dalla grafia minuscola, compone in questo libro la rappresentazione di un uomo straordinario secondo il proprio, intenso lessico familiare, e “Anna” (27 luglio, ore 21.15) tratto dal racconto “Anna e il Moro” con Viola Graziosi.

In cartellone anche degli outsider molto interessanti:
• Beppe Lanzetta, personaggio incredibile, candidato ai David di Donatello per la sua interpretazione del Vescovo in Partenope di Paolo Sorrentino. Nella sua pièce “L’urlo” (24 luglio, ore 21.15) con musiche di Jennà Romano, racconta in musica una città come Napoli, tutta immersa nel percorso artistico di Lanzetta.
• Ancora Napoli con Gigi Savoia in “Io vulesse truvà pace” (26 luglio, ore 21.15), un dovuto omaggio al grande Eduardo De Filippo a 40 anni dalla scomparsa.
• Ulderico Pesce, con due storie di donne: “I sandali di Elisa Claps” (13 luglio, ore 21.15), la storia di una ragazza di 16 anni, Elisa, uccisa da Danilo Restivo, nel racconto del padre Antonio; e “Felicia e la felicità” (14 luglio, ore 19.00), una storia di emigrazione italiana di fine Ottocento al femminile realmente accaduta.
• Gioia Salvatori, personaggio molto amato sul web che scrive e conduce il programma “Le ripetizioni” in onda su Radiorai3, sarà a Radicondoli con il suo spettacolo “DI RIDERE DI PIANGERE DI PAURA” (21 luglio, ore 21.15), in cui affida ai versi le domande fondamentali dello stare al mondo, in una realtà piena di vizi e distrazioni.

Gli Archivi Storici del Comune di Radicondoli, recentemente restaurati, saranno protagonisti di una proposta drammaturgica: “Storie di una storia” (25 luglio, ore 19.00), curata da Francesco Dendi e Lisa Capaccioli, con la partecipazione degli abitanti di Radicondoli.

 Musica al Festival
Alla musica il Festival ha sempre dedicato ampio spazio e anche in questa edizione si segnalano:
• Un concerto di Silvia Bolognesi dedicato a Duke Ellington (31 luglio, ore 21.15) e alla sua ricerca verso nuove tecniche e nuovi suoni.
• Il progetto “Retablos” (29 luglio, ore 21.15) con Riccardo Tesi e Giuia, un viaggio tra canzone d’autore, canzoni popolari e musica strumentale.
• Nello spettacolo “Nel blu, avere tra le braccia tanta tanta felicità” (18 luglio, ore 21.15) di e con Mario Perrotta, protagoniste saranno le musiche di Domenico Modugno.
• Nel suo concerto, Ginevra di Marco (12 luglio, ore 21.15) percorrerà le tappe salienti del suo percorso artistico.
• Infine, dopo la presenza di Awa Ly l’anno scorso, un’altra grande cantante franco-senegalese porta il suo talento e la sua cultura a Radicondoli: Ma Sanè (15 luglio, ore 21.15). Nata e cresciuta a Dakar dove ha esordito giovanissima diventando una vera star della musica senegalese, con una voce potente e suadente, unisce ai ritmi jazz e alla world music la cultura musicale legata alla sua terra africana di origine.

Formazione e Premi
Il Festival, che come sempre dedica grande importanza alla formazione dei mestieri del teatro con progetti per studenti e giovani professionisti, prevede due iniziative all’interno del programma: uno stage di drammaturgia in collaborazione con la Fondazione Zeffirelli (info: education@fondazionefrancozeffirelli.com), e uno stage di orientamento formativo della durata di tre giorni, dedicato a chi vuole approfondire la conoscenza dei mestieri dello spettacolo dal vivo (info: turismo@radicondolinet.it).

Durante il Festival verrà consegnato il Premio Radicondoli per il teatro (25 luglio, ore 16.30), decretato da una giuria composta dai critici teatrali Sandro Avanzo, Rossella Battisti, Claudia Cannella, Enrico Marcotti, Valeria Ottolenghi, e da Elena Lamberti (coordinatrice organizzativa del Premio).

 

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