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PERGOLA mostra di VIVIANNE DUCHINI| ETRA STUDIO TOMMASI | Firenze 27 ottobre – 17 novembre2023

on ottobre 26 | in Archivio 2021, Eventi, In evidenza | by | with Commenti disabilitati

Dal 27 ottobre  VIVIANNE DUCHINI, artista di origini italiane già da tempo affermata a Buenos Aires, dove realizza opere pubbliche di grandissime dimensioni, sarà ospitata da ETRA STUDIO TOMMASI, la galleria fiorentina diretta da Francesca Sacchi Tommasi. La mostra dal titolo PERGOLA è a cura di Diana Di Nuzzo e si potrà visitare fino al 17 novembre 2023. Per l’occasione è stato realizzato un libro pubblicato da Capire Edizioni corredato da un testo introduttivo di Vittorio Sgarbi.

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Nella mostra ” Pergola” saranno esposte sculture in bronzo, oltre a una in marmo di Carrara e una in vetro di Murano. La tecnica utilizzata della fusione in bronzo alla cera persa connette l’artista contemporanea a una tradizione classica legata ai grandi nomi della storia dell’arte, primo fra tutti quello di Benvenuto Cellini. Ed è proprio nell’edificio che oggi ospita la galleria di Francesca Sacchi Tommasi – dove per 50 anni ebbe lo studio suo nonno, Marcello Tommasi – che il Maestro e orafo fiorentino realizzò le sue grandi opere, tra cui il Perseo. Questa connessione ha portato Vivianne Duchini a scegliere di tenere la sua prima mostra personale italiana proprio in queste stanze, ricche di memoria e bellezza, per ricreare una continuità storica con il luogo, aspetto molto caro all’artista.

Il suo “ritorno alle origini”, l’ha portata a ripercorrere le orme del Maestro fiorentino non solo vivendo i suoi luoghi ma anche affinando il “fatto a mano” in tutte le sue opere. La finitura delle superfici mette in evidenza l’impronta stilistica della “pennellata” e della gestualità dell’artista nelle sue creazioni, in cui  l’artigianalità è un elemento molto importante soprattutto alla luce di un panorama globale nel quale le macchine stanno prendendo il sopravvento sul fare dell’uomo.
I soggetti delle sue sculture sono principalmente cavalli e i suoi amati levrieri, animali con cui Vivianne Duchini ha trascorso una vita intera e che ha modellato con la creta fin da quando era bambina.
A dare il titolo alla mostra la grande scultura “Pergola”, pensata e realizzata per questa occasione – omaggio allo Studio Tommasi che si trova proprio in Via della Pergola – apice dell’evoluzione stilistica dell’artista, che ha lavorato per ottenere una figura sempre meno finita in senso classico per arrivare a soluzioni sempre più espressioniste. “Pergola” è un perfetto esempio di sintesi, è il climax di un cammino artistico animato dalla volontà di riprodurre momenti significativi all’interno della ricca quantità di pose e movimenti che un cavallo può assumere.

 “Con la propria opera, Duchini ci conduce in un mondo idilliaco (perfetto il setting della Galleria Etra Studio Tommasi, grazie all’atmosfera fuori dal tempo data dal suo magnifico cortile interno, simile a un piccolo paradiso nascosto dal caos della città). I cavalli sovrastano l’uomo per il loro splendore e i cani sembrano sul punto di prendere vita, tanto sono colti nella loro essenza….Con la mostra “Pergola” i due emisferi del reale di natura e cultura si sposano in armonia e l’uomo può, con i propri occhi, godere della bellezza offerta dall’artista e insieme approfittarne per concepirsi come parte di un tutto. L’arte è un valido strumento con cui possiamo affrontare riflessioni di stampo spirituale e il linguaggio delle arti figurative, quando declinato nella direzione della bellezza, può persino contribuire ad amplificare il nostro senso di comunione con il creato, comunione che si avvale anche della nostra coesistenza con gli animali….Osservando le opere  si prova lo stesso sentimento ancestrale che pervade chiunque si trovi in presenza di animali dalla carica simbolica forte quanto quella incarnata dai cavalli: in tutte le culture antiche, infatti,  il cavallo è stata un’icona di potere, prestigio, libertà ed è sempre stato associato a valori esclusivamente positivi” – scrive la curatrice Diana Di Nuzzo nel suo saggio per il libro della mostra.

 

 

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